Didattica

Alla scoperta della cioccolata con la Maestra Gabriella

copertina

Parlare di cioccolato può aiutare a far diventare la dolcezza una prassi educativa?
Si può negare che il cioccolato sia l’oggetto mediatore più dolce che ci sia?
Che ci porti nei nostri sogni più segreti, che ci riconduca al bisogno di dolcezza?

Eh sì, intorno al cioccolato tutto è sogno…pur essendo, questo, un alimento reale e concreto. Come non condividere la definizione di Linneo che nella “bevanda degli dei” aveva già colto, quasi tre secoli fa, gli aspetti divini e culinari che ancora oggi decantiamo!? Il cioccolato è sapore, aroma, ma anche è materia di dialogo, di gioco esplorativo con i sensi, di manipolazione e condivisione, festa, regalo, sorpresa e naturalmente …piacere! Ma…i bambini, quando aprono l’ involucro argentato o dorato in cui è avvolta questa delizia, conoscono il lungo viaggio che ha compiuto nel tempo per arrivare fino a loro? Chi lo inventato, il cioccolato? Chi gli ha dato il nome? Chi lo sa fare?
Il cioccolato ha davvero molto da insegnarci! Facciamolo entrare a scuola, non solo attraverso le tasche degli zainetti, e ci sorprenderà con la sua forza mista a dolcezza!Grande è la curiosità che suscita questo alimento, che contiene in sé tanta storia ed è capace di evocare sensazioni piacevoli! Non ci resta che guidare i bambini, dai più piccoli ai più grandi, in questa affascinante avventura! Innegabile: il cioccolato, per tante ragioni, può aiutarci a condurre molteplici coinvolgenti atitvità didattiche interdisciplinari-interculturali. Qualche esempio? Eccolo qua , presentato da una mascotte d’ eccezione, il simpaticissimo e dolcissimo TINO il Cioccolatino!

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Sì, il cioccolato di spunti ce ne offre veramente tanti e questi sono solo alcuni!
Guidiamo i bambini in questa avventura decisamente affascinante proprio partendo dal cacao. Da qui, infatti, si può ripercorrere il viaggio geografico del cioccolato, scoprendo come dietro a un alimento così gustoso ci siano storie di popoli e di economie. Con i grandi si può anche ampliare il dialogo fino a toccare, a grandi linee, i temi del consumo critico.

libri

La consultazione di testi come questo è valida fonte di ispirazione per proporre ulteriori attività interessanti anche in ambito scientifico : il cacao, infatti, deve il suo nome al naturalista Carl von Linné che lo battezzò “Theobroma cacao”, ossia, letteralmente, “cibo degli dèi”. Potrebbe risultare interessante indagare sul perché di tale appellativo, arrivando non solo a scrutare le proprietà biologiche del cacao, ma anche quelle nutrizionali….E con i nostri più piccoli golosi da dove iniziamo per rendere ancor più piacevole la nosta chiacchierata sul cioccolato? Naturalmente da un laboratorio di narrazione! Tra le materie dolci, è proprio lui che occupa un posto privilegiato nella costruzione di storie, filastrocche, poesie …Ne è testimone la cosiddetta “gastronomia rodariana”: NON SOLO STRADE DI CIOCCOLATO, MA ANCHE UN INTERO PIANETA! Queste , non sono parole che ci fanno gustare la vita? Leggiamole:

storie

Si può parlare di cioccolato senza presentare ai nostri bambini il cioccolatino più famoso del mondo?
Assolutamente noooo! E ancora, a proposito di cioccolato: si può buttar giù il primo “ boccone “che passa, senza avere idea di quale è il suo nome , di chi glielo ha dato e dove è stato creato? Di cioccolato, mica ce n’è uno solo! Grazie a Tino, troveremo le risposte che cerchiamo e condurremo i bambini in un gustosissimo viaggio intorno al mondo.Eh già ,perchè lui sa parlare tutte le lingue…

lingue

E adesso…facciamo Animazione con “la ciurma golosa”! Tutti insieme, piccoli e grandi!

ciurma

Sappiamo che il gioco, come metodo propositivo, è quello più caro ai bambini. Bastano un linguaggio adeguato, un modo gradevole e divertente per proporre anche l’ esercizio “più difficile”.
L’ animazione crea attesa e curiosità intorno all’ argomento e al libro.

1-Prima di presentare il libro e di andare “dentro il racconto/l’ argomento” prepariamo una serie di
cartoncini : su una parte di essi mettiamo il disegno del personaggio, sull’ altra parte il nome e sugli altri ancora l’immagine di varie qualità di cioccolatini. E se il nome richiede una pronuncia straniera? Insegnamola invitando i bambini ad intuirne l’ origine! “ Praline Chérie”? Ne è un esempio!

2-Indichiamo anche la relazione che esiste tra i vari personaggi.
Praline Chérie è LA FIDANZATA di Gaston de Bon-bon
In questo modo i bambini iniziano ad instaurare una relazione affettiva con loro.

3-La coroncina del Re “parolaio” per rendere solenne l’ atto del leggere del bambino ad alta voce in pubblico.
I bambini leggono a turno una pagina e mettono in testa una corona di carta realizzata con un quotidiano o comunque con materiale che rimandi a contenuti di parole. Nel passarsi il libro, invitiamoli a pronunciare con solennità una frase del tipo” Con questa corona ti faccio re della parola”! Al termine di ogni pagina distribuiamo a caso i cartoncini preparati in precedenza e chiediamo ai bambini, seduti in cerchio intorno al lettore, di individuare chi ha il cartoncino con il personaggio, chi ha il nome e chi ha l’ immagine. Nel momento in cui sono state fatte le associazioni, la lettura riprende. Così si prosegue…pagina dopo pagina…

4-La frase sgranocchiata. Scriviamo alla lavagna una serie di frasi alla volta. Cominciamo così, ad esempio, l’inizio di una frase che i bambini dovranno completare. Per poterla completare ogni bambinodeve cercare tra i compagni quella certa parola che gli serve. Ad ogni bambino, infatti, è stato distribuito a caso un bigliettino con la parola necessaria. Puntiamo sugli aggettivi qualificativi caratterizzanti i golosi personaggi.

5-Indovina chi: leggiamo una parte estratta dal testo “…era bianco e oro con tante torri a forma di ciambelle del color del cioccolato!” Di chi si sta parlando? Cercate l’ immagine e le altre parole nel libro.

6-Il crucicioccolatoso: per semplificare il cruciverba, inseriamo verticalmente una parola che serva da guida per il resto delle risposte. Il cruciverba deve contenere come parola da completare il nome di un famoso cioccolatino su cui coinvolgeremo i bambini in una ricerca, non solo geografica. Il gianduiotto, ad esempio, quale parola nasconde? Che cosa evoca questo nome?

7-E tu , di che gusto sei? Chiediamo ai bambini di conservare tutti gli incarti delle loro merende, sia a casa sia a scuola e di altri alimenti dolci consumati .Leggiamo insieme a loro il nome stampato sull’ incarto e quello degli ingredienti indicati su di esso.Prepariamo un grande tabellone con un grafico da cui far emergere sia la marca sia dove il cacao è più frequente.Incolliamo gli incarti presi in considerazione creando una sorta di mascotte “cioccolatosa” il cui nome sarà inventato, ovviamente, dai bambini.

indovinello

Ecco qui altre pagine di cioccolato…così appetitose da far indigestione!

titoli di libri

E …per riassumere questo nostro gustossimo viaggio, una bella mappa concettuale adeguabile alla classe
http://cmapspublic2.ihmc.us/rid=1174945242687_2103480336_3566/LA%20STORIA%20DELLA%20CIOCCOLATA.cmap

fumetti

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