Erboristeria

Tisana all’Uva Ursina: il rimedio naturale contro la Cistite

Con il termine cistite si identifica una fastidiosa infiammazione della vescica sostenuta da Escherichia coli oppure, meno comunemente, da batteri quali Proteus, Klebsiella, Pseudomonas e Staphylococcus aureus. Questa patologia, tipica del genere femminile, si manifesta solitamente con sintomi come l’aumento dell’esigenza di urinare, riduzione del volume delle urine, dolore durante la minzione, spasmi della muscolatura vescicale e, in alcuni casi, presenza di sangue nelle urine. Con un’incidenza del 25% (percentuale di donne colpite), la predisposizione femminile alla cistite sembra si dovuta soprattutto ad un’uretra più corta e quindi ad una maggiore facilità per i microrganismi patogeni presenti nelle feci di raggiungere la vescica risalendo il condotto. Altri fattori in grado di favorire l’insorgenza della cistite riguardano l’uso di anticoncezionali (come il diaframma e le creme spermicide), la debilitazione immunitaria dovuta in particolare all’uso di antibiotici, l’uso di biancheria stretta e in fibra sintetica e, infine, problematiche dovute a malformazioni o patologie (restringimenti dell’uretra, calcoli, diabete, etc…).

Visto l’incremento delle ricadute, tipiche nel cambio di stagione, ho deciso di dedicare il post di questa settimana ad una delle più efficaci piante officinali utilizzate in erboristeria e fitoterapia per combattere la cistite: l’Uva Ursina (Arctostaphylos uva ursi L.).

uva-ursinaQuesta pianta tipica delle regioni continentali dell’Europa settentrionale è una piccolo arbusto alto dai 15 ai 30 cm con caratteristiche foglie piccole coriacee dalla forma ovale-spatolata e fiori bianco-rosati a forma di campanella. Appartiene alle Ericaceae e come altri membri di questa famiglia botanica chimicamente si caratterizza per la presenza di flavonoidi, glucosidi iridoidi, terpeni, tannini ma sopratutto glucosidi idrochinonici come l’arbutina. Questa molecola, una volta assunta per via orale viene scissa da un enzima che libera l’idrochinone che poi verrà assorbito nell’intestino. A livello epatico questo principio attivo viene convertito in una forma idrosolubile e successivamente escreto per via renale. In presenza di urine alcaline questa forma coniugata si scinde liberando l’idrochinone responsabile dell’attività antibatterica specifica contro E. Coli, Staphylococcus aureus e gli altri patogeni tipici delle infezioni urinarie. Questo particolare meccanismo d’azione rende questa pianta da sempre utilizzata in modo efficace contro le infezioni come la cistite la prostatite.

Al fine di poterne beneficiare una tipica ricetta erboristica è la tisana all’uva ursina composta da:

40g di foglie di Uva Ursina

20g di foglie di Mirtillo

15g di foglie di Timo

15g di foglie di Ortica

10g di semi di Finocchio

Questa tisana si prepara come infuso cioè versando una tazza di acqua bollente su un cucchiaio di prodotto e lasciandolo riposare per 10 minuti. Si filtra e si consuma 3 volte al giorno sia in fase cronica che acuta prestando attenzione, in quest’ultimo caso, ad associare l’infuso a estratti di uva ursina in compresse, a propoli oppure a semi di pompelmo per intensificare l’azione antibiotica-antibatterica della tisana. Consigli alimentari, prodotti e buone abitudini li trovate su www.farmaverde.it

 

Dott.ssa Antonietta Festa

2 Comments

  • Arianna

    Ho sofferto di cistite recidivante per 4 anni di fila. Ho preso mirtilli ed antibiotici sempre mirati in base all’antibiogramma anche come profilassi per 6 mesi tutti i giorni. Purtroppo non ho mai risolto nulla. Anzi, peggioravo di anno in anno non solo a livello vescicale, ma anche intestinale e vaginale instaurando un potente circolo vizioso che sono riuscita a spezzare solo quando paradossalmente ho smesso di assumere antibiotici. I mirtilli, la vitamina c e tutti i prodotti acidificanti han fatto sì che il quadro peggiorasse sempre di più (era come mettere del succo di limone su una ferita aperta: l’infiammazione aumentava ulteriormente anche se non avevo più batteri). Contemporaneamente ho cominciato ad assumere d-mannosio (uno zucchero naturale che si attacca ai batteri impedendogli di attaccarsi alla vescica), fermenti lattici vaginali (per ripristinare la flora batterica locale, prima difesa che una donna ha contro il passaggio dei batteri dall’ano all’uretra) ed orali (per ripristinare la flora intestinale rovinata anch’essa dalle terapie antibiotiche), ho eliminato ogni detergente intimo (che alterava il ph vaginale e non faceva altro che asportare le secrezioni vaginali contenenti la poca flora batterica residua ed importanti sostanze difensive) e ho buttato sia i salvaslip che gli assorbenti sintetici che non permettevano alla pelle di traspirare creando l’umidità ideale per la proliferazione batterica e micotica (quindi peggiorando le perdite per le quali mettevo il salvaslip!).
    Da allora (6 anni) non ho avuto più nulla!
    Fondamentale per la mia guarigione è stato un forum che mi ha aiutato tantissimo, un forum autonomo in cui le donne affette da cistite si uniscono e si supportano per un aiuto concreto reciproco. Se posso mi permetto di lasciare il link: http://cistite.info/forum/index.php

  • Farmaverde

    Ciao Arianna, innanzitutto grazie per il tuo prezioso intervento.
    Sono davvero tantissime le donne che soffrono di questa problematica e scoprire un forum tutto dedicato ad esperienze è davvero una cosa utilissima.
    Avendo letto il commento colgo l’occasione per specificare a tutte le altre lettrici che il mirtillo utilizzato come rimedio naturale è il mirtillo rosso americano (Vaccinium macrocarpon Aiton) detto comunemente “cramberry”. La specificazione deriva dal fatto che moltissime clienti lo confondono con il mirtillo nero (Vaccinium Myrtillus L.) utilizzato soprattutto per la vista e il microcircolo.
    Per quanto riguarda gli antibiotici di sintesi il problema, che nessun medico ci dice, è che queste sostanze non solo danneggiano gravemente la flora batterica (quella buona fisiologicamente contenuta nell’intestino, sulle mucose e sull’epidermide) ma oltretutto determinano un gravissimo calo delle difese immunitarie rendendoci suscettibili a ricadute, aggravamenti o altre patologie. Per questo è davvero importante curare e mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale e vaginale facendo attenzione, in quest’ultimo caso ad assorbenti, slip in fibre sintetiche, indumenti stretti e come dicevi tu Arianna, anche ai detergenti.

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