Viaggi

Vacanze al mare in autunno: le mete più gettonate

Siete tra coloro che sono stati costretti a posticipare le ferie all’autunno, a causa di un normale turn-over lavorativo o di altri problemi contingenti? Posto che in assoluto non siete stati fortunati, soprattutto se siete amanti del mare, quella che in apparenza può apparire come una disdetta, può trasformarsi in opportunità: quella di visitare una meta diversa dalle solite, in Italia o all’estero, dove trascorrere delle vacanze al mare in periodo autunnale degne delle tanto sospirate – e probabilmente rimpiante – vacanze estive, sia come qualità della location che dal punto di vista del clima.

I vantaggi delle ferie in autunno

L’opportunità, peraltro, è molteplice. Per quanto possa sembrare paradossale, infatti, le vacanze posticipate sono anche un’occasione di risparmio, grazie ai prezzi da bassa stagione che tutte le strutture ricettive e ricreative praticano da metà settembre in poi. Ad esempio, disponendo di un numero di giorni di ferie sufficiente, in autunno è possibile allungare la durata del soggiorno spalmando su un numero maggiore di pernottamenti un budget che, in estate, avrebbe consentito prenotazioni molto più brevi. Si tratta di un vantaggio di cui stanno cominciando ad accorgersi in molti: non a caso, chi ha la possibilità di scegliere spesso opta volutamente per l’autunno come periodo di ferie, per godersi delle villeggiature più lunghe.

Anche il guardaroba da mare può risentire positivamente della spending review post-estiva. In genere, in autunno l’abbigliamento da mare viene venduto a prezzi estremamente convenienti, di sicuro molto più bassi rispetto all’alta stagione. Specialmente le signore possono approfittare di offerte da outlet per bikini, monokini e modelli di costume da donna intero di ogni forma, taglia e colore. E sarebbe sbagliato pensare che si tratti di semplici fondi di magazzino: spesso, soprattutto per quanto riguarda i negozi online, l’offerta si presenta varia e vasta praticamente 365 giorni l’anno. Un esempio calzante, a tal proposito, è rappresentato dalla possibilità offerta da Banana Moon, anche fuori stagione, di trovare un costume sgambato – ovvero quel tipo di costume che scopre interamente la gamba fino all’altezza dell’anca – adatto alle esigenze delle donne di ogni età. In uno o due pezzi, con o senza laccetti, disegnati appositamente per dare risalto alle curve del corpo senza esporle in maniera eccessiva e/o volgare, i costumi di Banana Moon si presentano con disegni e fantasie cromatiche, oppure monocromi per chi desidera un aspetto più sobrio, in stile vintage o moderno. È solo un esempio tra i tanti possibili, ma rende l’idea delle tante opportunità che, anche fuori stagione, attendono solo di essere colte.

Non va infine trascurato l’aspetto ambientale. È risaputo, infatti, che in autunno anche le mete balneari più gettonate sono molto meno affollate, e di conseguenza molto meno chiassose e caotiche, rispetto all’estate. Il che può rappresentare un vantaggio soprattutto per coloro che in una vacanza cercano principalmente calma e relax.

L’unica cautela da tenere presente: la scelta della location. Non tutti i luoghi di villeggiatura sul mare si prestano, dal punto di vista climatico, a essere fruite in autunno come in estate: soprattutto in Italia, mete come ad esempio la Versilia, la Riviera Romagnola e in parte la Sardegna vedono le temperature calare vistosamente e il maltempo affacciarsi con maggiore frequenza. Se invece si prova ad allargare lo sguardo poco (o anche molto) al di fuori dei confini nazionali, il quadro cambia radicalmente, ed è possibile individuare alcune mete balneari che anche nel corso della stagione autunnale non perdono un grammo del loro fascino e della loro fruibilità. Di seguito ne abbiamo messe in risalto alcune che ci sentiamo di consigliarvi.

Malta: l’isola dell’estate perenne

Il clima di questa isola posta esattamente al centro del Mediterraneo prevede un’estate pressoché ininterrotta da marzo a ottobre, con le altre stagioni che si comprimono nei quattro mesi rimanenti (l’inverno in particolare si affaccia con prepotenza solo tra fine dicembre e le prime tre settimane di gennaio). L’estrema ventosità non mitiga minimamente il clima particolarmente favorevole, con temperature che anche a ottobre possono sfiorare – o sfondare – i 30 gradi. La parte orientale dell’isola si distingue per il suo côté culturale, visto che su quel versante sorge l’agglomerato urbano principale, tutto aggettante sulla capitale La Valletta, ricca di storia e dei residui delle tante dominazioni susseguitesi sul suo territorio (dai Greci ai Fenici, fino agli Arabi e al Regno delle Due Sicilie). Sul versante ovest, invece, a farla da padrone sono le splendide spiagge, perlopiù incontaminate (i maltesi tengono particolarmente al mantenimento delle loro coste), dove sorgono dei resort e dei residence moderni, perfettamente amalgamati con il paesaggio e tutt’altro che costosi, specie da settembre in poi.

Costa del Sol: da capitale della movida a buen retiro

Un tempo, Málaga e Marbella – le principali città della Costa del Sol – contendevano a Montecarlo e alla Costa Azzurra il primato di mete balneari più mondane d’Europa. E se sulle sponde mediterranee della Francia si recavano soprattutto i vicini di casa italiani e i ricchi americani, la più sobria Costa del Sol era la meta preferita di inglesi, tedeschi, olandesi e svedesi. Le tracce residuali della movida di un tempo sono ancora presenti sul territorio. Tuttavia, oggi prevale la vocazione al buen retiro: in altre parole, Málaga, Marbella, Torremolinos e le altre città della regione si offrono soprattutto come mete di una villeggiatura tranquilla, all’insegna della pace, del relax, del silenzio e di quei ritmi languidi e dilatati tipici della vicina Andalusia. Ciò non toglie che il mare su cui si affaccia la Costa del Sol sia tra gli scorci di Mediterraneo più suggestivi.

Canarie: il riscatto delle isole perdute

Per tutti i primi anni 2000, le Canarie hanno sofferto un periodo di forte recessione, anche dal punto di vista del turismo. Tante le problematiche, prima fra tutte – e non paia un paradosso – la congerie di forti agevolazioni fiscali di cui gli abitanti delle isole dell’Atlantico beneficiano rispetto al resto del territorio spagnolo. Ciò ha comportato, da un lato, una sorta di sopraggiunta pigrizia della popolazione autoctona nei confronti dell’offerta turistica, che non è stata più curata come un tempo, e dall’altro lo sbarco in loco di un gran numero di pensionati stranieri (molti dei quali italiani) in cerca di un tenore di vita più alto. Il combinato disposto di questi fenomeni ha creato dei conflitti interni abbastanza feroci: per dirla in altri termini, per alcuni anni gli italiani – e gli stranieri in generale – non sono stati ben visti dagli abitanti del posto, che spesso li consideravano alla stregua di parassiti. E ciò, unito alla crisi del mercato immobiliare e al boom turistico delle Baleari – con Ibiza e Formentera in testa –, ha finito per marginalizzare la presenza delle Canarie negli itinerari turistici europei.

Negli ultimi anni, tuttavia, le cose sono cambiate, un clima sociale più sereno e la ripresa del settore del real estate hanno favorito una pur faticosa riemersione delle Canarie dall’oblio in cui erano sprofondate. E città come Tenerife e Las Palmas sono tornate a essere delle mete oltremodo gettonate. D’altronde, non poteva durare a lungo: un mare – anzi, un oceano – cristallino e mediamente molto più profondo del Mediterraneo, e un clima nordafricano (quindi estremamente caldo) giocano a favore di queste isole vulcaniche meravigliose e in larga parte incontaminate, tutte da visitare, anche per una vacanza di tipo naturalistico.

Capo Verde (opzione bonus)

Per chi ama il tipo di vacanza sopra descritto, non possiamo non segnalare questo altro piccolo arcipelago africano, situato poco meno di 1500 chilometri a sud delle Canarie. Ovviamente le amenities a disposizione del visitatore sono molte meno, tuttavia potreste divertirvi non poco a visitare i numerosi resort sulla spiaggia e a fare un censimento delle più improbabili tipologie di piscina presenti al loro interno. Inoltre bisogna tenere presente almeno due vantaggi non di poco conto. Primo: i prezzi letteralmente stracciati di ogni genere di prima necessità, in ragione del bassissimo costo della vita locale. Secondo: da quest’anno, per i paesi dell’Area Schengen – dunque Italia compresa – non è più necessario richiedere un visto per entrare nel territorio capoverdiano.

Costa Rica: per gli amanti del surf

Chi ama rifugiarsi in mete remote, lontane da tutto e da tutti, il paese centroamericano è la meta ideale. Certo, il viaggio è lungo e non sempre agevole (preparatevi a faticosi scali a Madrid o Miami), e il costo della vita non è esattamente da paese latinoamericano: il Costa Rica, infatti, è un paese relativamente ricco, e ad esempio i generi di prima necessità possono arrivare a costare persino più che in Spagna. Quindi, grossomodo, come in Italia.

In compenso, potrete godere di spiagge di incommensurabile bellezza, un clima quasi equatoriale (che peraltro in autunno migliora, dato che la stagione delle piogge volge al termine) e della tipica ospitalità dei Ticos (gli abitanti del posto). Le spiagge della sponda atlantica sono più selvatiche e meno “turistiche”. Quelle del versante pacifico sono più battute, hanno strutture ricettive di prim’ordine e soprattutto sono le mete preferite dei surfisti. Noi vi consigliamo il cantone di Guanacaste, in particolare la città di Tamarindo e la vicina penisola di Playa Flamingo. Detto ciò, dato che il paese è piccolo, durante il vostro soggiorno nulla vi impedisce di fare una visita alla capitale San José o addentrarvi nella suggestiva foresta pluviale che aggetta proprio sulla costa pacifica. Tenete inoltre presente che anche per quanto riguarda il Costa Rica, i cittadini italiani non necessitano di visto d’ingresso: è sufficiente un passaporto valido e l’esibizione del biglietto aereo di ritorno datato non oltre 90 giorni dopo l’arrivo.