Conservazione cordone ombelicale

Conservazione cordone ombelicale: ma a chi mi affido?

La storia di una scelta consapevole

“Banche cellule staminali“: sono giorni che faccio la stessa ricerca sul web. Circa 143.000 risultati in 0,31 secondi. Potessi metterci anche io così poco a orientarmi in questa giungla! Ma conservare il cordone ombelicale non è scelta da compiersi così velocemente. Anzi, ora che grazie alle mie ricerche sono quasi una esperta so che il termine corretto è conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale. Io e mio marito ci abbiamo pensato tanto, ci siamo documentati, abbiamo letto libri e ascoltato i consigli degli amici e alla fine abbiamo deciso per la conservazione privata. La decisione è presa. La parte più complicata sarà finita, pensavo, e invece ci siamo ritrovati alle prese con la scelta della struttura, una scelta forse ancora più importante perché la biobanca prescelta deve poterci offrire tutte le garanzie per tutti gli anni a venire. Le staminali cordonali, ho scoperto, possono essere conservate sino a oltre vent’anni1, e quando ci si affida a qualcuno per un tempo così lungo è importante scegliere bene.
Riprendo il mio blocchetto degli appunti. Dopo giorni di ricerche ora ho le idee un po’ più chiare. Mi riassumo il tutto.
Controllare il numero di trapianti effettuati da ciascuna banca e quello di campioni conservati, capacità ed esperienza aumentano ad ogni trapianto e io non voglio certo affidarmi a dei novellini.
Verificare accuratamente autorevolezza ed esperienza del comitato scientifico, per fare questo basterà vedere quanti e quali dei membri del comitato hanno firmato delle pubblicazioni scientifiche autorevoli, una ricerca in più da compiere, ma ne vale la pena. Per quel che riguarda le certificazioni ho scoperto che la più importante è la GMP, che significa Good Manufacturing Practice, è anche riconosciuta a livello internazionale e obbliga al rispetto rigoroso delle migliori procedure, sarà bene controllare che la banca che sceglieremo abbia questa certificazione.
Poi c’è tutta la parte burocratica e di tutela legale, non dobbiamo sottovalutarla!
Con mio marito abbiamo deciso di preferire le strutture che ci offriranno contratti redatti secondo la legislazione italiana, in regola sia con il nostro sistema fiscale che con le normative europee. Inoltre dobbiamo ricordarci di controllare che ci offrano una copertura assicurativa che garantisca la conservazione delle cellule staminali raccolte anche in caso di insolvenza della biobanca (ho scoperto che in Italia solo Sorgente offre questo servizio, garantendo per 50 anni la crioconservazione).
Sono quasi alla fine della mia lista: assistenza 24 ore su 24 e sette giorni su sette, perché il mio bambino, già lo so, è un tipo
imprevedibile e certo non vorrà nascere in orari d’ufficio. Ultimo ma non meno importante: assistenza domiciliare per
la parte burocratica e garanzia de diritto di recesso, in modo da non dover essere costretti a conservare, per esempio,
un campione che risulti qualitativamente non adeguato.
Direi che abbiamo fatto un buon lavoro, per la scelta della mia biobanca seguiremo queste indicazioni e ci affideremo al servizio più completo e rigoroso che troveremo. Il nostro piccolo merita il meglio.

Per maggiori informazioni: www.sorgente.com

Note
1
Broxmeyer, H. E., M. R. Lee, et al. “Hematopoietic stem/progenitor cells, generation of induced pluripotent stem
cells, and isolation of endothelial progenitors from 21- to 23.5-year cryopreserved cord blood.” Blood 117(18): 4773-7.

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