Erboristeria

Sambuco (Sambucus Nigra): l’albero Medicina

Sempre seguendo il principio cardine del rispetto della stagionalità, a cui prima o poi dedicherò un post, questa settimana parliamo delle importanti proprietà del Sambuco.

Una pianta davvero comune, al punto di poterla considerare infestante, cresce spontanea tra ruderi,
campi e boscaglie incolte formando un arbusto o albero in grado di raggiungere i 6 metri di altezza.
Tutta la pianta, ma in particolare i Fiori, facili da riconoscere proprio grazie al profumo emanato da
queste bellissime infiorescenze ad ombrello, da sempre vantano virtù medicinali.

Fiori di sambucoNota come pianta disintossicante e antinfluenzale, il sambuco dimostra importanti proprietà
diaforetiche (favorisce la sudorazione), febbrifughe, bechiche,diuretiche e depurative.
Insomma una vera e propria pianta medicinale in grado di attirare l’attenzione di studiosi di tutto il mondo. Esemplare fu uno studio israeliano condotto su 27 soggetti, adulti e bambini, affetti dai classici sintomi influenzali: febbre, dolore muscolare, congestione nasale e tosse. Questo studio contro placebo dimostrò chiaramente la capacità dell’infuso di sambuco di innalzare le difese immunitarie aiutando il 20 % degli individui trattati ad attenuare i sintomi dopo solo un giorno e il 75% dei volontari dopo due giorni.
E se vi sembra che per tutto questo si sia davvero guadagnato il nome popolare di “albero della medicina” non avete ancora potuto apprezzare le proprietà dei frutti. Sempre più comune nei prodotti fitoterapici, queste bacche rosso-violacee lucide dimostrano analoghe proprietà depurative e antinfluenzali. Ricchissime di vitamina C e polifenoli dall’azione antiossidante, queste bacche, da non confondere con altre specie tossiche presenti nei boschi,  si sono di recente guadagnate il nome di sostanza antivirale. Studi dimostrano che l‘assunzione di succo di sambuco impedisca al virus dell’influenza di penetrare nelle cellule e di replicarsi, provocando l’infiammazione.

Per quanto riguarda le proprietà depurative, le bacche di sambuco sono leggermente lassative mentre i fiori aiutano l’organismo a rimuovere i  metaboliti di scarto attraverso le urine ed il sudore.
Proficue perciò potranno essere le numerose passeggiate ed escursioni primaverili se deciderete di
raccogliere queste virtuose ombrelle che potrete utilizzare in svariati modi.

I Fiori del sambuco si raccolgono in primavera da maggio a giugno quando  non sono ancora completamente schiusi e si conservano facendoli essiccare in un luogo ombreggiato e asciutto.

Tra i vari impieghi importante è l’attività febbrifuga dell’infuso preparato versando una tazza d’acqua calda su un cucchiaio di fiori e lasciando in infusione per 10 minuti. Se ne beve 3 tazze
al giorno.

Una vera e propria aspirina naturale si ottiene, invece, unendo in parti uguali foglie di menta piperita, achillea millefoglie e fiori di sambuco. L’infuso può essere utilizzato anche come depurativo e tonico della pelle sia per uso interno che esterno. Secondo la tradizione popolare le foglie e i fiori pestati da freschi sono in grado di curare ascessi ed emorroidi.

Sempre per uso esterno, l’olio di sambuco si prepara mettendo a macerare i fiori in poco olio d’oliva per 2 o 3 giorni in un posto caldo. Si filtra e si utilizza per guarire tagli, escoriazioni, bruciature ed abrasioni ed abrasioni oltre che per trattare geloni e screpolature.

Dott.ssa Antonietta Festa

www.Farmaverde.it

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