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Il ritorno del Ritalin

899930_painting_2.jpgCome ben già sapete sono un’insegnante e come tale non posso ignorare il fatto che sia tornato in commercio anche in Italia il Ritalin. Per chi non lo sapesse, il Ritalin è un farmaco che dovrebbe curare l’ADHD, disturbo da deficit di attenzione con iperattività. Ho letto in merito un articolo su uno degli ultimi numeri di salutest e sto frequentando un corso di formazione su questo problema ormai comune nelle nostre classi. Alcuni ritengono che sia una malattia già presente alla nascita, tanto da vederne i primi sintomi già nei primi mesi di vita; altre teorie ritengono che sia una malattia di tipo sociale. Quali sono i sintomi? Quanti bambini ne soffrono? Si può curare? Il farmaco ha delle contro indicazioni? Il farmaco aiuta davvero o è solo utopia? Cercherò in breve di rispondere in modo più chiaro possibile a tutti questi quesiti.

I bambini che soffrono di questo disturbo sono: disattenti, iperattivi (incapacità di rimanere fermi per alcuni minuti), impulsivi (continuano ad inserirsi nei discorsi altrui e rispondono senza pensarci).
Ne soffrono in media il 6% dei bambini secondo il DSM-IV.Per curare questa malattia si può attuare una terapia di tipo comportamentale, che prevede di intervenire sul comportamento dei bambini nei diversi contesti in cui è inserito il bambino; oppure si può intervenire attraverso l’uso di farmaci i quali però non garantiscono la guarigione. Sottolineo il fatto che per la maggior parte dei casi si attua la terapia di tipo comportamentale! Alcune ricerche mettono in luce il fatto che l’assunzione di questo farmaco potrebbe comportare  disturbi di tipo cardiovascolare. Personalmente, ma è solo un mio pensiero, ritengo il Ritalin un farmaco dannoso e inutile e ripeto, l’ADHD si può tranquillamente affrontare con una terapia comportamentale e con delle strategie da attuare in classe e a casa.

Chiaraconsiglia:www.iss.it/adhd

One Comment

  • elena

    Sono pienamente d’accordo con te! Al giorno d’oggi ho l’impressione che si cerchi di “medicalizzare” qualsiasi cosa…forse per comodità: per molti è più semplice prendere un farmaco che affrontare una lunga ma meno dannosa terapia! Ma si sa, al giorno d’oggi si vuole tutto e subito senza badare alle conseguenze lungo termine! Complimenti per il blog! A risentirci!

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