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Come sono fatte le uova di struzzo

Le uova di struzzo in cucina vengono usate soprattutto per la preparazione di grandi frittate: un solo uovo è sufficiente per ottenere una frittata per più di dieci persone. Ovviamente vi si può fare affidamento per qualunque altra preparazione culinaria che richieda l’utilizzo delle uova, dalla pasta fresca ai dolci. Ma un uovo può essere utilizzato anche a scopo decorativo: entrando nella pagina web “Uovo di struzzo vuoto prezzo, per esempio, è accedere al sito carnedistruzzo.it  e conoscere il costo e comprare un uovo svuotato, ideale per tantissime proposte ornamentali con cui lasciar sfogare la propria fantasia.

Le caratteristiche delle uova di struzzo

Rispetto alle uova tradizionali, quelle di struzzo hanno un contenuto di colesterolo più basso e sono più facili da digerire; in linea di massima, un uovo di struzzo corrisponde a 25 uova di gallina. D’altro canto è facile capirne il motivo, considerate le dimensioni: si parla di un’altezza compresa tra i 15 e i 18 centimetri, mentre il diametro oscilla tra i 10 e i 15 centimetri. Un uovo di struzzo può pesare da 800 grammi a un chilo e mezzo; il suo guscio è così duro che è in grado di sostenere il peso di una persona adulta, e ciò spiega perché risulti abbastanza complicato romperlo.

Delle uova davvero speciali

Caratterizzato da una forma ovale, un uovo di struzzo è granuloso e presenta un colore bianco, mentre dal punto di vista del sapore ha un gusto un po’ più intenso rispetto alle uova di gallina. Stiamo parlando, comunque, delle uova di maggiori dimensioni tra quelle a disposizione: non è un caso che siano considerate anche un simbolo artistico e storico. Vari sono gli utilizzi possibili, specialmente per il guscio, che è molto ricercato per la creazione di opere d’arte o per la realizzazione di decorazioni in decoupage.

Come si apre un uovo di struzzo

Come si è detto, le uova di struzzo sono abbastanza complicate da rompere, dal momento che il loro spessore di circa 3 millimetri le rende decisamente resistenti. Se si è interessati a salvaguardare e a riutilizzare il guscio può essere consigliabile impiegare un trapano. La procedura suggerita prevede di mettere l’uovo sopra un bicchiere, che fungerà da piedistallo. Dopodiché si può praticare il primo buco: con un trapano, appunto, ricorrendo a una punta piccola; in alternativa ci si può servire anche di un martello e di un chiodino. Il forellino iniziale farà da guida, e poi può essere allargato con una punta del 10.

Dopo aver bucato l’uovo

Dopo che il foro è stato realizzato, si può inserire uno spiedino al suo interno e iniziare a mescolare: lo scopo è quello di rompere il tuorlo per far sì che esca con più facilità. A questo punto non rimane altro che mettere l’uovo a testa in giù per fare uscire il contenuto; eventualmente si può velocizzare la procedura scuotendolo lievemente. Lo scopo è, appunto, quello di preservare il guscio. E se invece si ha intenzione di gustare un uovo di struzzo sodo, è bene sapere che occorrono addirittura due ore per cuocerlo.

Da dove arrivano le uova di struzzo

In questo momento in tutto il mondo ci sono più di 2 milioni di struzzi. La femmina di struzzo è in grado di deporre fino a 20 uova alla volta, e in un anno può arrivare fino a 200 uova. In Sudafrica la tradizione di allevamento di struzzi è molto diffusa e vanta almeno un secolo e mezzo di storia: di questi animali si utilizzano non solo le uova e la carne, ma anche la pelle e le piume.

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