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Essere liberi professionisti nel 2020: scegli il regime forfettario

Hai deciso di diventare freelance? Sei spaventato dalle tasse? Non preoccuparti perché esiste un regime fiscale agevolato disegnato sulle tue necessità: il Regime Forfettario

Il regime dei piccoli contribuenti

Nel 2016 è stato introdotto un regime fiscale agevolato per i liberi professionisti. Questo regime fiscale si chiama Regime Forfettario e permette di pagare solo il 15% di tasse sull’imponibile maturato nel corso dell’anno di attività.

Non si tratta, però, solo di pagare meno tasse. Questo regime fiscale ha molte semplificazioni fiscali che lo rendono di facile gestione. Vediamo quali nel dettaglio.

Chi può accedere a questo regime fiscale?

Un regime fiscale agevolato, con la convenienza di questo, non è, ovviamente, accessibile a tutti. È necessario, infatti, rispettare determinati canoni.

Il primo, più importante, requisito è che non possono accedere al Regime Forfettario coloro che superano i 65.000 euro di fatturato annuo. Tale soglia massima è stata modificata nel corso del tempo, all’inizio, infatti, dipendeva dalla tipologia di attività lavorativa, come classificato dal Codice ATECO e per coloro che lavoravano nell’ambito della consulenza (a esempio) era di 30.000 euro di fatturato annuo.

Perché è stata alzata la soglia? Perché lo Stato ha deciso ampliare il bacino di utenza di questo regime, permettendo a più contribuenti di farne parte.

Un’altra restrizione importante è quella relativa alle società di persone, le società di capitali, le associazioni e le cooperative: queste non possono entrare a far parte del regime forfettario, indipendentemente dal fatturato annuo. 

Oltre ai limiti annui di reddito è necessario anche non superare i 30.000 euro di reddito da lavoro dipendente o da pensione e i 20.000 euro di spesa per il personale dipendente e per i collaboratori.

Perché scegliere il Regime Forfettario?

Il Regime Forfettario è adatto a tutti i liberi professionisti, ma anche ai commercianti e gli artigiani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro perché permette di pagare meno tasse rispetto al regime semplificato e, come detto prima, ha più semplificazioni di gestione. Con il Regime Forfettario, infatti, non dovrai:

  • inserire l’IVA nelle tue fatture: avrai fatture più basse rispetto a coloro che aderiscono al semplificato e quindi più competitive;
  • non avendo IVA non dovrai neppure dichiarare trimestralmente e versare l’IVA relativa ai tuoi compensi;
  • non dovrai avere fattura elettronica, risparmiando anche su questo costo di gestione;
  • non avrai la ritenuta d’acconto in fattura quindi incasserai il 100% dei tuoi compensi al lordo senza alcun tipo di trattenuta;
  • la sua unica Flat-Tax al 15% sostituisce tutti le imposte del regime semplificato;

Regime semplificato vs Regime Forfettario

Ma qual è l’alternativa al Regime Forfettario?È il Regime Ordinario Semplificato. Questo, tanto odiato da tutti i piccoli contribuenti, è il regime al quale accedono tutti coloro che superano i 65.000 euro di fatturato o coloro che scelgono di avere una gestione della partita IVA con maggiori potenzialità, è un regime molto complesso e costoso per coloro che non hanno grandi fatturati. Basti pensare che prevede non una sola imposta, come accade per il regime forfettario ma, tra e altre:

  • L’ IRPEF che nel Regime Ordinario o Semplificato va dal 23% al 43%
  • L’ IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) pari al 3,9%
  • Le Addizionali Comunali comprese sempre intorno allo 0,8%
  • Le Addizionali Regionali comprese sempre tra lo 0,9% e l’1,4

Ma quanto costa aprire partita IVA?

L’apertura della partita IVA Forfettaria prevede un altro adempimento da considerare: i contributi previdenziali.

  • Se sei un freelance libero professionista senza cassa previdenziale di ordine devi iscriverti alla Gestione Separata INPS. Si tratta di un investimento sul proprio futuro, essendo, di fatto, il versamento per la propria pensione.
  • Se sei un commerciante o un artigiano dovrai iscriverti alla Gestione INPS artigiani e commercianti e versare circa 3.600 euro annui con degli sconti per tutti coloro che hanno meno di 21 anni di età. È possibile anche chiedere una riduzione del 35% dei Contributi INPS se si aderisce al Regime Forfettario.

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