Arredamento e design

La ristrutturazione della casa di Rosa: da “Bicocca” a villetta shabby

Rosa è la prima protagonista della nuova rubrica di Chiara Consiglia, dedicata al design e all’arredamento. Ci racconterà la storia della ristrutturazione della sua casa delle vacanze, che si trova nella splendida Imperia.
Rosa è l’esempio concreto che ai sogni bisogna credere fino in fondo!
http://Shabbyedintorni.blogspot.com

STORIA DELLA BICOCCA

“Bicocca è il nome che affettuosamente abbiamo dato alla nostra piccola casina delle vacanze che si trova in Liguria, precisamente nella provincia di Imperia. E’ stato il regalo che ci siamo fatti io e mio marito in occasione del nostro 25° anniversario di matrimonio, nel 2006. Per le nostre nozze d’argento eravamo partiti con l’idea di fare qualcosa di particolare, di indimenticabile e così già da un anno prima avevamo cominciato a pensare ad un viaggio in qualche posto molto romantico, una nuova luna di miele.
La prima idea che ci venne in mente fu Vienna, ma io volevo qualcosa di più, quindi proposi San Pietroburgo, in Russia. Scelta la meta cominciai a documentarmi, a scaricare dal web proposte di viaggio e itinerari.
Poi arrivò l’estate del 2005 e non andammo in vacanza, non ricordo più per quale motivo. In alternativa decidemmo di andare per 3 – 4 giorni a Lucca, una città che io adoro. Strada facendo ci fermammo in Liguria a trovare una nostra amica che aveva comprato una casina molto particolare, di quelle in pietra, in un paesino molto caratteristico della provincia di La Spezia.
Vedere quella casina che sembrava uscita dalla favola di Biancaneve ci stravolse tutti i piani, cominciammo a dire: “pensa come sarebbe bello averne una così un giorno!” E dillo oggi, dillo domani la decisione fu presa! Niente viaggio ma come regalo delle nostre nozze d’argento avremmo cercato la nostra casina delle favole!
Ovviamente nulla di paragonabile al viaggio come costo e il nosto budget era piuttosto limitato, ma si sa che a volte la fortuna aiuta gli audaci e così cominciammo le ricerche. Partimmo dalla provincia di La Spezia. Scaricai da Internet tutte le offerte di immobili e iniziammo i giri per vederle, concentrando in una giornata diversi appuntamenti. Ne visionammo tante, ma nessuna faceva al caso nostro, per la cifra che ci eravamo prefissati riuscivamo ad “avvicinarci” al mare di ben trenta km. Dopo aver scandagliato tutta la provincia di La Spezia dovemmo riconoscere che la casa come piaceva a noi, relativamente vicina al mare, per la cifra che volevamo spendere, in quella zona non esisteva.
Mio marito stava cominciando ad arrendersi, a riprendere in considerazione l’idea del viaggio, ma io ero lanciatissima e non volevo abbandonare il progetto.
Fu così che cambiammo zona, ci spostammo nella provincia di Imperia che per noi di Torino è anche più facile da raggiungere.
Ricominciarono i viaggi di perlustrazione, purtoppo senza esito. Intanto arrivò l’autunno e con esso il brutto tempo e a malincuore decidemmo di sospendere le ricerche fino alla primavera successiva. Ogni tanto però qualche giretto sul web lo facevo ed un giorno trovai una casina che, secondo l’annuncio, era ristrutturata nella parte esterna, compreso il tetto, ma era da riattare nell’interno. C’era anche una foto della facciata che dimostrava come esternamente fosse in ordine, proprio come recitava l’inserzione. Strano a dirsi ma non gli diedi tanto credito, scaricai il tutto salvandolo sul mio PC e non ci pensai quasi più, ormai mi ero rassegnata al periodo di sosta forzata. Anche in casa non si parlava più dell’argomento.
Trascorsero circa 15 giorni e per caso all’improvviso mi tornò in mente quell’annuncio, così lo feci vedere a mio marito.
Inaspettatamente mi disse: “facciamo ancora un tentativo, andiamo a vederla, il fatto che sia ristrutturata esternamente mi attira”. Fissai un appuntamento e partimmo.
Arrivando sul posto ci rendemmo conto che la posizione non era niente male, a soli otto km. dal mare, poteva veramente fare al caso nostro.
La facciata esterna era in ordine, così entrammo nella casa pieni di buone speranze.
Varcando la soglia la scena che ci si presentò fu praticamente questa:

Tutta la casa era in queste condizioni: una grotta!
Ci aggirammo fra quelle che con molta fantasia potevano essere definite stanze e ad un certo punto guardai verso mio marito vedendo un’espressione molto sconsolata. Io, invece, man mano che entravo ed uscivo da quei locali sentivo una sensazione positiva, quasi come una vocina che dentro di me mi diceva: “prendimi!”.
L’appartamento era di circa 65 mq. suddivisi in soggiorno, cucinino, bagno, due camere da letto e persino un piccolo sgabuzzino. In soggiorno c’erano due finestre, ma il proprietario ci disse che da una di esse sarebbe stata ricavata l’apertura per un balcone che lui stesso avrebbe realizzato.
Vagando con la fantasia riuscii a vedere l’appartamento finito, improvvisamente tutte quelle pietre informi svanirono per lasciare il posto alla casina che sognavo. Ci congedammo dal proprietario con la classica frase “le faremo sapere”. Appena fuori dissi a mio marito: “è questa, l’abbiamo trovata!!!”. Vi lascio immaginare come mi guardò, mi rispose: “ma tu sei matta!”.
Nei giorni successivi dovetti fare opera di persuasione, sembrava irremovibile e non voleva sentire ragioni. Ci impiegai quasi un mese a convincerlo, contemporaneamente mi attivai per le pratiche del mutuo, tutto senza il suo appoggio. Dovetti insistere davvero tanto, il suo timore si fondava sui troppi lavori da fare e sulla distanza, non eccessiva ma impegnativa.
Alla fine la spuntai, concordammo con il vecchio proprietario alcuni lavori come l’intonaco e la massicciata, cercai un idraulico del posto, mentre i lavori elettrici furono eseguiti dai miei fratelli. Abbiamo viaggiato per più di un anno, nei giorni liberi, partendo la mattina alle 4, lavorando tutto il giorno e rincasando la sera.
A questo punto vi chiederete, ma perchè il nome Bicocca?
Quando parlai al lavoro del mio acquisto e feci vedere le foto, una mia collega mi disse: “solo una pazza come te poteva fare una scelta  simile, questa non è una casa, è una bicocca!”. E Bicocca diventò il suo nome!

Ma vediamo qualche angolo prima e dopo il nostro intervento:

L’esterno

PRIMA
DOPO

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L’ingresso

Prego, accomodatevi


Il soggiorno

PRIMA
DOPO

Un mobile shabby ristruttturato da Rosa

DOPO

PRIMA


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La cucina

PRIMA
DOPO
DOPO

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Il corridoio

PRIMA
DOPO

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La camera matrimoniale

PRIMA
DOPO
DOPO
PARTICOLARE DEL LETTO

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La cameretta

PRIMA
PRIMA
DOPO
DOPO

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Il bagno

PRIMA

DOPO
DOPO

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4 Comments

  • Chiara Kia

    Davvero complimenti, lavoro fatto ad opera d’arte!! 🙂 Il soggiorno è delizioso, la cucina, oltre ad essere esteticamente perfetta ha gli spazi sfruttati al meglio e in modo intelligente, nella stanza col divano quel tocco di rosso conferisce personalità e carattere allo spazio, e la testata del lettone è pressappoco stupenda!!!! 🙂
    L’unica cosa che avrei fatto diversamente è l’armadio a muro in quel corridoio, che avrei fatto in bianco visto lo spazio stretto, ma ovviamente è una questione di gusti!! 🙂

  • Barberis Arianna

    Ottimo blog , impressionante formidabile lavoro e ne approfitto per chiedere il permesso di poter segnalare il mio nuovo portale di annunci gratuiti ” EUFEMO(punto)COM “. Ringrazio in anticipo per avermi concesso questa opportunità.

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