Didattica

Analisi logica in latino: come superare le difficoltà

Uno degli incubi degli studenti dei Licei Classici e Scientifici è l’analisi logica delle frasi in latino. Per superare le difficoltà, prima è necessario imparare a compierla in italiano: vediamo alcuni consigli.

Tra verbi e tempi verbali complicati da riconoscere, le cinque declinazioni dei sostantivi, e poi avverbi, aggettivi e congiunzioni a prima vista alieni, l’analisi logica latina può farsi fonte di emicranie per chi non ha fissato ancora tutte queste nozioni.

Se prima non si impara a padroneggiare lanalisi logica in italiano, non sarà possibile svolgerla in latino. Vediamo di cosa si tratta e come affrontarla.

Che cosa è l’analisi logica?

Per analisi logica si intende il riconoscimento delle connessioni logiche all’interno di una frase, ovvero del ragionamento che sta dietro alla composizione degli elementi di una frase. Tali connessioni sono regolate dalle leggi della sintassi. L’analisi logica può quindi anche essere chiamata analisi sintattica.

L’analisi logica si occupa di analizzare frasi minime, ovvero le frasi più elementari che si possano comporre: le preposizioni. Non è da confondere con l’analisi del periodo, ovvero di come più frasi minime/preposizioni si colleghino tra loro in un modo coerente e logicamente corretto.

Quali sono gli elementi fondamentali dell’analisi logica?

Gli elementi fondamentali dell’analisi logica, da ricercare e riconoscere all’interno di una frase, sono tre:

  • Il soggetto. Anche se la sua definizione è stata a lunga dibattuta negli anni, di solito nelle analisi logiche scolastiche si identifica con “colui/colei che compie o subisce l’azione”: es. “Mario gioca a calcio”, dove Maria compie l’azione di giocare a calcio; “Mario è stata punita”, dove Mario subisce la punizione.
  • Il verbo. Anche detto predicato, si distingue in predicato verbale (quando il verbo è predicativo, ovvero basta da solo a “predicare” l’azione o lo stato del soggetto) e predicato nominale (quando il verbo è copulativo, ovvero quando di per sé non è in grado di predicare un’azione o uno stato del soggetto e quindi ha bisogno di un completamento nominale o aggettivale: l’esempio più comune è il verbo essere, “Maria è” di per sé non comunica nulla se non l’esistenza di Maria, mentre “Maria è stanca” comunica uno stato di Maria). Nei predicati nominali il verbo prende il nome di copula, mentre la parte nominale/aggettivale prende il nome di nome del predicato.
  • I complementi. Sono il completamento della frase minima (soggetto + predicato), e il più importante è il complemento oggetto (in generale, colui/ciò che “subisce” l’azione del soggetto: es. “Maria ha un cane”), che risponde alla domanda “Chi?/Che cosa?”.

Quali sono gli strumenti per compiere un’analisi logica?

Oggi a sostegno degli studenti ci sono tante app per avere un sostegno durante l’esercizio dell’analisi logica. È vero che le app possono commettere errori, dato che funzionano in automatico, però rappresentano un valido aiuto durante l’apprendimento del metodo di analisi logica.

Il consiglio è di fare un utilizzo che miri a confrontare la propria analisi logica con quella compiuta dalle app, in modo da comprendere se la propria sia corretta, ma solo dopo aver studiato le regole della sintassi.

Image by jcomp on Freepik

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.