Il quotidiano bisogno di “essere accolti”: attività per l’accoglienza
Impossibile, data la premessa, non salutarvi con un entusiastico “benvenute!” Ho deciso di condividere con voi la mia personale interpretazione del bisogno di ogni bambino di essere “accolto” basandomi, come sempre, sul vissuto più recente. Non intendo , in questo caso, l’ accoglienza del periodo iniziale dell’ anno scolastico e neanche il cosiddetto Progetto Accoglienza, ma l’accoglienza che attraversa tutta la quotidianità, quella fatta di un sorriso, di un saluto caloroso , empatico, accudente che il bambino interpreta come messaggio di forte riconoscimento, di conferma di essere importante, di essere nei pensieri dell’ adulto-educatore che lo accoglie, grazie a cui possono crescere i sentimenti di autostima e sicurezza.
Semplici gesti e parole, vero? Quelle che mettiamo in campo ad ogni incontro e che non vanno mai date per scontate! Quelle che nella loro semplicità hanno un ruolo fondamentale per aiutarlo ad accettare anche il cambiamento, ad aprirsi anche a nuove relazioni sociali, agli scambi ludici ed interattivi con i coetanei. Ecco come il
termine accoglienza è impiegato con una pluralità di linguaggi ed è la valorizzazione dell’ individuo nella sua totalità.
STEP 1- SOCIALIZZAZIONE: Parola d’ ordine con e per i bambini neo-arrivati.
LABORATORIO ITALIANO LS/LS ITALIANO?!
I SALUTI, come è noto nella nostra attività di routine, sono quelle prime parole che tutti i bambini ( italofoni e non) imparano ad usare nel quotidiano. Non ci resta che farli partecipare attivamente con attività di CIRCLE-TIME, ACTION SONG, NURSEYRHYME!( particolarmente proponibili in sezioni o classi prime).Welcome, hooray! Dedicato al piacere di ritrovarsi e di trovare nuovi compagni… Facciamoci animatori di un pupazzo( meglio se è già una sorta di mascotte del gruppo di bambini frequentanti ). Usciamo dall’ aula ed entriamo dopo aver bussato alla porta socchiusa. Facciamo fare capolino solo al pupazzo che saluterà i bambini associando all’ italiano “la lingua”o “le lingue” dei neo-arrivati. Più volte ripeteremo la pantomina, più volte essi saranno sollecitati a rispondere al saluto/ai saluti, dopodichè il pupazzo passerà di mano in mano contemporaneamente a questo testo che può essere cantato su una melodia semplice , inventata da noi o scelta tra una di quelle più conosciute. Ovviamente è solo un’ esemplificazione … Possiamo sostituire tali parole con altri saluti, sempre in abbinamento alla lingua straniera, in modo tale da favorire la memorizzazione della terminologia degli stessi, ma soprattutto alimentare il piacere dell’ accoglienza, il senso di appartenenza al gruppo come IO+TU=NOI.
A turno, prendendo il posto del pupazzo,ripetendo la pantomina, i bambini saranno attivamente coinvolti e gradualmente, noi, potremo prepararli ad introdurre nuovi vocaboli. Divertente e piacevole , come alternativa o integrazione a tutto ciò, è il saluto caratterizzato da un gesto- movimento capace di attirare attenzione e easy easy da
poter essere ripetuto da tutti: un saltello? un inchino? Una mano che si agita , la testa che si scuote o una tipica smorfietta? Largo alla fantasia e…al secondo step!
STEP 2: se il nome è la prima connotazione dell’ identità di ognuno, partiamo proprio dal nome e dalla sua corretta pronuncia. Presentarsi è conoscersi e riconoscersi. Anche nella presentazione è fondamentale il binomio comunicazione verbale e gestualità.
…Si parte!Cantate anche voi! WELCOME SONG: HELLO SONG ! (1)
Farm in the Dell è la tipica Popular English Rhyme ed il video animato è molto carino.
STEP 3: “Sfruttiamo” la disposizione in cerchio che hai bambini piace tanto; accresce il senso di appartenenza al gruppo e favorisce il naturale contatto tra di loro.
Ecco alcune attività che si prestano bene allo scopo e per questo desidero condividerle
1-EXTRAMUSICALE GIROMAGITONDO 2-FRIENDSHIP WALK 3-AMICO KIRIK0′
Corpo e movimento ne sono pienamente coinvolti; abbiniamo i gesti ai versi.
2-Facciamo uscire un bambino dal cerchio NOW,STAND IN A CIRCLE, PLEASE! mentre mandiamo in esecuzione la base musicale del brano precedente, ad esempio.Chi è rimasto fuori camminerà intorno al cerchio e si fermerà contemporaneamente al fermarsi della musica: WALK AROUND THE CIRCLE AS THE MUSIC PLAYS. Prenderà per mano il bambino /la bambina dietro cui si è fermato NOW, STOP AND JOIN HANDS WITH THE CHILD CLOSET TO YOU! Lo saluterà nel modo indicato in precedenza e tenendosi sempre per mano continuerà la
FRIENDSHIP WALK finchè tutti saranno stati salutati e presentati in girotondo…
3-KIRIK0′ è un pappagallino che, in un certo qual modo, rappresenta chi è arrivato da lontano. Sa comunicare in
molte lingue, per cui può essere integrato nell’ attività precedente.É sufficiente rinforzare il modellino, sostenerlo
con un abbassalingua e legarlo ad un filo di lana colorato che rappresenta il viaggio. Lo spostamento di KIRIKO’ e del filo,da un bambino all’ altro, avverrà cantando una filastrocca che si interromperà.Qui, ogni bambino, dovrà
pronunciare il nome di chi è rimasto con KIRIK0′ tra le mani.
“WELCOME , HOORAY!” “WELCOME BACK!” “NICE TO MEEET YOU!”
La classe, la sezione sono il luogo sicuro e accogliente in cui si collabora e ci si aiuta vicendevolmente. Si è accolti e si è anche chiamati ad accogliere gli altri. Trasmettiamo questo messaggio e rafforziamo la famigliarizzazione con i nomi: inseriamo tutte le foto dei bambini (o i loro “autoritratti” colorati o i contrassegni) in un sacchetto o scatola speciale, ossia la WELCOME TO SCHOOL-BAG o WELCOME BACK TO SCHOOL -BAG. In circle-time invitiamo ognuno a pescare una foto, ad esempio, e interagiamo con una semplice conversazione :
STEP 4:“A”come…ACCOGLIENZA, ASCOLTO, ABBRACCIO, AFFETTO…AMICIZIA!
A come ALICE, AIMANE, ALDO, AZIZE, ARIANNA, ANGELO, AGUSTIN, ALAIN….. Sempre in circle-time, coinvolgiamoli nell’ ascolto di un canto le cui parole vanno attentamente ascoltate più volte.Scegliamone alcune chiave e associamole a gesti già proposti o concordati con i bambini ,per favorirne la memorizzazione. Aiutiamoli a
riflettere sul testo e guidiamoli a far emergere il sentimento di amicizia in esso presente( parole, gesti, immagini…). Stuzzichiamo la loro curiosità presentando 2 scatole misteriose e consideriamo tutte le loro ipotesi.All’ interno delle scatole avremo precedentemente inserito schede specifiche sull’ argomento, il Gioco dell’ AMICIZIA e Il Memory dell’ AMICIZIA. Dopo l’ apertura, osserveremo bene il contenuto di ciascuna e lo integreremo o rielaboreremo in base alle loro proposte. Per fare in modo che il legame tra loro sia veramente speciale, possiamo inserire nelle scatole anche delle tempere , dei fogli di carta e dei fili di lana finalizzati a svolgere la seguente attività: si disegna un grande cuore sul foglio e ogni bambino si dipinge una mano del colore preferito, poi sceglie un compagno e le loro mani colorate si stringeranno creando un nuovo colore, che sarà quello con cui coloreranno il cuore: l’ impronta amica. Intanto si diranno “Oh, Alain, my friend!” ad es.
I cuori con i nomi , gesti di amicizia ed accoglienza, verranno uniti tramite i fili di lana e appesi, creando una sorta di “collana del saluto e dell’ amicizia”, da ammirare in compagnia di questa FILASTROCCA facilmente memorizzabile: