Il mio bimbo ha il raffreddore: esistono cure naturali?
Eccoci, l’inverno è arrivato, con le sue note di gelo che da qualche giorno, accompagnate da vento e piogge, si fanno sentire sul nostro sistema immunitario e su quello dei nostri bambini.
E’ così che iniziano a manifestarsi i primi nasi gocciolanti e i molti altri fastidi quali starnuti, lacrimazione, naso chiuso, arrossamento e, talvolta, afonia, dolore alle orecchie e febbre. Come rimediare allora? Esistono soluzioni naturali efficaci e prive di effetti collaterali per curare il raffreddore infantile?
Ecco le domande che ogni anno in questo periodo molte mamme iniziano a porsi.
Stufe, forse, dei ricorrenti episodi, e dell’indebolimento generale della salute del bambino a cui sanno di andare in contro, sempre più mamme ricorrono a trattamenti naturali di tipo erboristico e fitoterapico.
In altre occasioni abbiamo visto come una buona terapia preventiva è sufficiente se non a impedire raffreddore e influenza nei più piccoli, quanto meno a ridurne la frequenza e l’intensità.
Per esperienza posso dirvi che le mamme virtuose, che iniziano a settembre la profilassi antinfluenzale con echinacea , Ribes Nigrum, Rosa canina etc… (secondo i casi), sono davvero poche. Forse il motivo è proprio la temperatura, che negli ultimi tempi è sempre troppo calda fino a dicembre, periodo in cui i gradi scendono troppo bruscamente.
Ad ogni modo, a tutto c’è rimedio, naturale…ovviamente!
Sarà sufficiente trattare il fastidioso raffreddore attraverso una terapia di sostegno a base di Rosa canina M.G. (macerato glicerico) con il dosaggio di 20-40 gocce 2 volte al giorno, diluite in un pochino di acqua e uno sciroppo a base di Echinacea con il dosaggio di 1 o 2 cucchiaini al giorno.
Nei bambini al di sopra dei 3 anni sarà possibile associare inalazioni con semplici piante medicinali in taglio tisana.
Per preparare una miscela efficace è sufficiente mescolare 50g di foglie di Eucalipto con 30g di Timo e 30 g di Foglie di Menta. Il procedimento è facile e consiste semplicemente nel riscaldare 1 litro di acqua alla quale, una volta che avrà raggiunto il bollore, aggiungerete a fuoco spento 2 cucchiai del mix di piante preparato in precedenza. A questo punto coprite la pentola e posizionatela in un posto sicuro -mi raccomando la prudenza con i bimbi e l’acqua calda non è mai troppa- e respirare profondamente i vapori balsamici (se riuscite, con il telo sulla testa). Questo pratico ed economico metodo permetterà di beneficiare di un interessante attività antisettica e antibatterica tipica di questi oli essenziali alla quale si affianca l’efficace azione mucolitica.
Per i piccolissimi, invece, si consiglia sempre di consultare il pediatra. L’età inferiore ai 24 mesi è un periodo delicatissimo in cui anche l’uso di piante officinali è molto limitato, così come in gravidanza e allattamento. Sconsiglio pertanto il fai da te che molti casi si realizza con l’uso eccessivo di oli essenziali e in particolare dell’olio di Eucalipto. Il consiglio è quello eventualmente di aggiungere 2 gocce di olio essenziale di Niauly o Cajeput alla vaschetta dei termosifoni, evitando completamente l’olio di Eucalipto, potenzialmente molto dannoso nell’età neonatale. In caso di catarro potete, sempre sotto controllo medico, già dai 6 mesi, applicare una crema (o unguento) al Timo 1 o 2 volte al giorno, evitando petto e naso, applicandola, invece, sui piedini. In questo modo potrete ridurre il catarro beneficiando dell’azione antibatterica di questa eccezionale pianta tipica delle nostre zone.
Dott.ssa Antonietta Festa