Perchè quando parlo non mi ascoltano? #iperchèdellemamme
Quante volte in una giornata vi capita di avere la sensazione di parlare, parlare, parlare e alla fine rendersi conto che ad ascoltare veramente, non c’è proprio nessuno? A me capita molto spesso anche perchè vivo con tre uomini: mio marito e i miei due figli.
Il momento top della giornata in cui veramente “parlo da sola” e non sempre me ne accorgo subito, è la sera a letto; chi è mamma come me sa che il momento più tranquillo della giornata dove finalmente regna la pace e si assapora un pò di relax è la sera a letto, perchè i bambini finalmente dormono e si inizia a fare il resoconto della giornata. Il problema è che parliamo sdraiati sul letto e chi ascolta cullato dalla melodia della nostra voce prende sonno in pochi minuti ( per pochi minuti si intende meno di 5).
Capita che non mi ascoltano neanche quando urlo come una pazza perchè voglio che il salotto sia in ordine prima di andare a letto; eppure dico io……ripeto la stessa cosa costantemente ogni sera, perchè non ascoltano? O forse non capiscono? O meglio….forse non vogliono capire/sentire?
Questo è il perchè più difficile da spiegare da quando ho iniziato questo rubrica settimanale!
La consolazione più grande arriva dalle amiche, perchè loro si ascoltano, forse perchè vivono la stessa situazione e lo sfogo è reciproco o forse perchè siamo donne ? 😉
Eppure a volte anche a me capita di non ascoltare veramente, per colpa della stanchezza o perchè non ho voglia di sentire “i soliti discorsi”. Quindi pensandoci bene, non è sempre facile mettersi in ascolto dell’altro soprattutto quando dobbiamo ascoltare discorsi che non ci fanno piacere o che abbiamo già sentito. Sarà per questo che i miei bambini non riordinano e mio marito prende sonno in fretta.
Giancarlo Livraghi scrive: Ascoltare è un affettuoso regalo che facciamo a chi sta cercando di dirci qualcosa. Ma spesso è anche un grande regalo per chi ascolta.
Quindi se l’ascolto è reciproco ne traiamo vantaggio entrambi, ecco qual è la chiave . Tutto quello che diciamo ha un suo scopo e tutto quello che ci viene detto sarà un arricchimento che ci porterà del bene subito e in futuro, ma dobbiamo farnecustodirlo perchè è un dono. Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare(Sir Winston Churchill). Quindi armiamoci di coraggio e non scoraggiamoci.
In una società ormai invasa dai social, ho fatto tesoro di una frase di Papa Francesco:
Non è mai facile ascoltare. A volte è più comodo comportarsi da sordi, accendere il walkman e isolarsi da tutti. È così semplice sostituire l’ascolto con le e-mail, i messaggi e le chat, e in questo modo priviamo noi stessi di volti, sguardi e abbracci.
Già….forse dovremmo guardarci più negli occhi, stringerci le mani più spesso, abbracciarci anche quando siamo felici e non solo quando siamo tristi e parlare di più con la nostra voce e il nostro cuore.