Le storie vere di successo di trapianti di staminali del cordone ombelicale
Sono numerosi i malati e i loro famigliari che ogni giorno devono affrontare patologie ematologiche difficili, leucemie o malattie infiammatorie: sfide per i singoli ma anche per la medicina.
La ricerca scientifica compie passi avanti di giorno in giorno, come dimostra l’utilizzo delle staminali del cordone già impiegate per trattare molte patologie. Sono numerosi i casi di successo in tutto il mondo di trapianto cellule staminali cordonali.
4 mesi di vita e una diagnosi di una forma di leucemia molto aggressiva: per la piccola Isla Bond non c’è tempo di aspettare la compatibilità di un donatore di midollo osseo.
Dopo aver provato la chemioterapia, l’unica alternativa è il trapianto con sangue del cordone ombelicale.
A Isla viene prelevato il midollo osseo, così come vengono eliminate le cellule affette. In seguito riceve il trapianto del sangue del cordone ombelicale; 11 giorni dopo l’infusione le sue condizioni si sono stabilizzate.
Jenna Gibson a soli 9 anni deve combattere con una leucemia mieloide acuta, per la quale trovare un donatore di midollo osseo risulta difficile. Lo staff medico del Fred Hutchinson Cancer Research Center valuta l’opportunità di utilizzare le cellule staminali del cordone ombelicale e decide per il loro impiego. Secondo il Dottor Colleen Delany, direttore del centro, trattare i bambini con il sangue del cordone ombelicale è più semplice rispetto ad un adulto: il numero di cellule staminali da utilizzare è infatti inferiore, così come il numero di indicatori da valutare. Nel caso della piccola Jenna Gibson i medici trovarono quasi subito un campione di sangue cordonale compatibile.
Dalla Cina proviene la storia di una neonata che ha ricevuto sangue del cordone ombelicale per trattare una malattia infiammatoria cronica intestinale rara. Il caso è il primo documentato di utilizzo del sangue del cordone per questa patologia. I risultati sorprendono positivamente: a sei mesi dall’intervento la bimba è rientrata a casa e festeggia il suo primo compleanno#.
Ultima storia vera di successo che qui ricordiamo: un bambino affetto da anemia aplastica associata a epatite (HAAA) che entra in coma epatico. La risposta dei medici è la decisione di sottoporlo a un trapianto di cellule staminali ematopoietiche presenti nel sangue del cordone prelevato alla nascita e conservato fino a quel momento. L’intervento è riuscito bene: attecchimento positivo delle cellule staminali cordonali trapiantate, senza effetti di rigetto#.
35.000 trapianti effettuati fino ad oggi: queste storie vere si traducono in vite salvate o migliorate, che con la conservazione delle staminali del cordone ombelicale possono crescere.
Per informazioni: www.sorgente.com
A cura di: Ufficio Stampa Sorgente