Goji: tutta la verità di un superfood
Il Goji, il cui nome botanico è Lycium barbarum, è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee che cresce nelle regioni asiatiche dell’Himalaya, Tibet, Cina del Nord e Mongolia. Questo arbusto sempreverde, produce fiori violetti dai quali nascono preziose bacche a forma di cono, simili a ciliegie rimpicciolite e schiacciate di colore rosso lucente.
E’ proprio nelle bacche, dal sapore dolce, aspro e leggermente piccante che sono racchiuse le importanti proprietà salutari da sempre conosciute e sfruttate dalla medicina tradizionale Tibetana e Cinese.
A livello nutrizionale il goji contiene vitamine del gruppo B (B1, B2, B3), vitamina A e Vitamina C in quantità 500 volte superiore a quella della arance (32-163% RDA nel goji), 18 aminoacidi essenziali e non essenziali, circa 9mg di Ferro per 100g (100% dell’RDA) e 11 minerali fondamentali (calcio, potassio, ferro, zinco, selenio, fosforo, manganese, magnesio, rame, cromo e germanio – un elemento chimico che si è dimostrato efficace nella lotta contro alcune malattie cellulari e che raramente si trova in altri cibi naturali). Oltre a questi elementi nutrizionali importanti, il goji contiene acidi grassi essenziali come acido linoleico e alfa linolenico; beta-sitosteroli e altri fitosteroli; carotenoidi tra i quali il beta-carotene, zeaxantina, luteina, licopene e criptoxantina; polisaccaridi e polifenoli.
La presenza di quest’ultimi e dei carotenoidi, entrambe composti ad azione antiossidante, spiega gli elevati valori ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity ) riscontrati in queste bacche.
Con il termine “Antiossidante” si identifica una categoria di composti capaci di bloccare l’azione negativa di molecole altamente reattive, dette radicali liberi, in grado di rubare uno o più elettroni ad altre sostanze. Una reazione simile è in grado di innescare una pericolosa reazione a catena che determina danni alle strutture cellulari esponendo i tessuti, ed infine l’organismo, a malattie e invecchiamento.
Simili reazioni avvengono continuamente all’interno dell’organismo e aumentano di numero all’aumentare del suo metabolismo, all’esposizione di inquinanti e sostanze tossiche. E’ per questo che diventa essenziale ridurre al minimo i livelli di ossidanti nell’organismo assumendo alimenti e integratori ricchi di polifenoli, flavonoidi, e carotenoidi come il Goji e frutti rossi (fragole, mirtilli, etc.)
L’Orac (Oxygen Radical Absorbance Capacity) è un test medico-scientifico messo appunto per misurare la capacità di assorbimento dei radicali, ovvero il livello di reazione delle sostanze antiossidanti presenti in alcuni campioni alimentari. Questo test effettuato su diversi alimenti dimostra che il Goji con un indice Orac di 25.000 è ben 10 volte più antiossidante dell’uvetta, dei cavoli, delle fragole e degli spinaci (Orac 2.000-2.800).
Ciò può spiegare il nome popolare di “frutto della longevità” ma come sempre le proprietà interessanti e sfruttate dalla medicina tradizionale sono altre.
Da sempre impiegato come immunostimolante, il goji, anche sotto il rigore di più recenti test clinici, si è dimostrato capace di incrementare le difese immunitarie stimolando l’aumento degli anticorpi e degli altri sistemi di difesa. Il gruppo trattato con estratti di goji ha inoltre dimostrato un sostanziale aumento della memoria a breve termine e della concentrazione, una riduzione del senso di fatica e una maggiore sensazione di benessere.
Ma la domanda sorge spontanea… Fa dimagrire?
Navigando in internet ho trovato una risorsa che ci illustra ben 4 motivi per credere a questa affermazione:
1) ha un basso indice glicemico: alimenti con un alto indice glicemico stimolano il pancreas a produrre insulina. L’insulina dice al fegato di rimuovere gli zuccheri in eccesso dal sangue e di trasformarli in grassi, che poi si depositano nel tessuto adiposo.
2) Ha un alto valore di fibre: che aiutano a mantenere un senso di sazietà per un tempo più prolungato
3) Il Goji è fonte di minerali quali cromo e calcio: e se da un lato si dimostra che negli individui non in sovrappeso il livello di calcio è più alto, dall’altro il cromo è da sempre utilizzato per controllare i livelli di zucchero nel sangue e per mantenere e stimolare la massa magra. I muscoli, a differenza del tessuto adiposo, sono molto efficienti nel bruciare i grassi per produrre energia; è per questo che chi pratica sport ha un fabbisogno calorico e un metabolismo maggiore.
4) Il goji è considerato un adattogeno: cioè una alimento in grado di aiutare l’organismo ad adattarsi alle situazioni di stress riducendo senso di fatica, aumentando la concentrazione e le prestazioni mentali e fisiche. E se faccio meno fatica…la ginnastica si fa più volentieri!Questo secondo me è il punto più importante!
Dott.ssa Antonietta Festa