Le tante virtù di una tazza di Tè Verde
Il tè verde, o green tea, deriva dalla semplice essiccazione delle foglie di Camelia Sinensis L. un arbusto sempreverde caratterizzato da fiori bianchi o rosa pallido, singoli o riuniti in poche unità, posizionati alle ascelle delle foglie. Al contrario del tè nero, prodotto dalla stessa pianta, le foglie di tè verde non subiscono processi di fermentazione determinando un’importante differenza qualitativa e quantitativa in termini di principi attivi. Analisi fitochimiche dimostrano infatti un maggiore apporto di polifenoli, in particolare epigallocatechina gallato (EGCG), catechina, flavonoidi, tannini e acido clorogenico; un minore quantitativo di metil-xantine (caffeina, teobromina, teofillina); oltre che la presenza di saponine, vitamine e minerali. Questa differente composizione è responsabile delle più famose proprietà del tè verde, rappresentate da un’importante attività antiossidante, un effetto lipolitico e drenante, oltre che stimolante del sistema nervoso centrale.
Ecco spiegato perché il periodo giusto per iniziare ad assumere tè verde è proprio settembre.
Grazie alle sue importanti e documentate proprietà antiossidanti, questo infuso aiuta l’organismo a smaltire i radicali liberi accumulati in seguito all’esposizione solare, ad un maggiore metabolismo e alla dieta sregolata ricca di zuccheri e grassi. Il principale fattore antiossidante è il famoso EGCG, e pare che il segreto del fortissimo potere antiradicalico sia racchiuso nella struttura molecolare di questo principio attivo. E’ ormai ampiamente dimostrata, infatti, la capacità di questa sostanza di de-localizzare gli elettroni spaiati dei radicali liberi. Catturando questo “elettrone spaiato” è come se l’EGCG spegnesse questa molecola pericolosa (il radicale) impedendogli di attaccare, e quindi di danneggiare, le strutture cellulari.
Ma le virtù dei polifenoli non finiscono certo qui! Numerosi sono infatti gli studi che dimostrano l’efficacia antitumorale dei polifenoli del tè e la sua capacità di indurre la morte (apoptosi) delle cellule neoplastiche. Il forte potere antiossidante e fluidificante del sangue inibisce la perossidazione lipidica riducendo il rischio di patologie cardio-vascolari e in particolare dell’aterosclerosi.
Questi composti, inoltre, sono responsabili di una certa attività antinfiammatoria e anticaduta. L’azione sui bulbi piliferi deriva all’inibizione dell’alfa-5-reduttasi, l’enzima deputato alla produzione del composto (diidrotestosterone) responsabile dell’assottigliamento dei bulbi piliferi che determina la perdita dei capelli.
L’azione lipolitica, tanto voluta da chi desidera perdere i chili di troppo e ridurre la ritenzione idrica, deriva, invece, dall’azione combinata delle catechine e della caffeina i quali agiscono riducendo l’azione di due importanti enzimi (catecol-o-metil transferasi e fosfodiesterasi) deputati alla disattivazione della noradrenalina. E più adrenalina abbiamo in circolo e maggiore sarà il consumo energetico e la liberazione degli acidi grassi dai siti di stoccaggio (pancia, fianchi, glutei…).
Terminiamo, infine, con una interessante azione tonica, merito dei 5 mg di caffeina per tazza, che ci regala più concentrazione, attenzione e tono… e a settembre proprio non se ne può fare a meno!!!
Dott.ssa Antonietta Festa