Withania somnifera: il tonico-adattogeno Indiano!
Si chiama Withania somnifera , questo straordinario arbusto sempreverde, tipico della medicina tradizionale ayurvedica e conosciuto con il nome di Ashwagandha.
Questa pianta, non appartenente alla nostra tradizione erboristica, oggi cattura l’attenzione di tutto il mondo divulgativo proprio grazie alle sue innumerevoli proprietà tra le quali spiccano l’attività tonico-adattogena, antinfiammatoria e analgesica.
La whitania come habitat è cosmopolita, tipica della zone secche sub-tropicali dell’India si distribuisce bene arrivando ad occupare anche terreni sassosi e semi aridi anche di alcune regioni mediterranee (Grecia, Spagna, Sardegna e Sicilia), oltre che occupare varie zone dell’Africa, del Pakistan e dello Sri Lanka.
Come si preannunciava, questa pianta, di cui si utilizzano le radici, sta cattura da tempo un certo interesse da parte dell’ambiente scientifico, al punto che negli ultimi anni molti sono gli studi intrapresi nel tentativo di documentare e ufficializzare le sue interessanti proprietà.
Innanzitutto si è cercato di distinguere i principi attivi responsabili dell’attività adattogena rilevando alcuni alcaloidi e lattoni steroidei (withanolidi e withaferina A) come principali protagonisti dell’azione biologica insieme ad alcuni flavonoglicosidi.
Successivamente studi su modelli animali, e in molti casi studi sull’uomo, hanno dimostrato in particolare un’attività antireumatica, antinfiammatoria, analgesica oltre che immunostimolante e adattogena.
Studi su un gruppo di bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni hanno messo in evidenza, in confronto a placebo, un incremento del peso, dell’emoglobina corpuscolare, dell’emoglobina eritrocitaria, dell’albumina sierica, del ferro sierico e della forza di presa sulla mani, dimostrando ampiamente il valore anabolico e positivo dell’integrazione con Ashwagandha nello sviluppo dei nostri bambini.
Ma i vantaggi non sono solo per i più piccoli.
Pare, infatti, che anche gli adulti possano beneficiare degli innumerevoli effetti positivi di questa pianta la quale, sempre secondo studi clinici, si rivela capace di migliorare i livelli dell’emoglobina e del conteggio eritrocitario, oltre che ridurre la perdita di calcio dalle unghie, del colesterolo ematico e della glicemia che, nei soggetti non insulino dipendenti, si è addirittura rilevata paragonabile a quella ottenibile con i farmaci.
Anche l’attività adattogena e sul sistema nervoso è stata testata, osservando che un gruppo misto di uomini e donne sottoposti all’integrazione con Withania dimostra un effettivo miglioramento delle performance psicomotorie, logiche e deduttive.
Interessante infine è la capacità di withania somnifera di indurre un effetto antinfiammatorio e analgesico senza mostrare gastrolesività ma, al contrario, proteggendo la mucosa da lesioni ulcerative derivanti dall’uso di aspirina.
Per quanto riguarda l’effetto immunostimolante incoraggianti sono le evidenze che mettono in risalto la protezione degli organismi sottoposti a radioterapia sui quali si nota una prevenzione della leucopenia. E’ per questo che si consiglia l’associazione di questa pianta a pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia.
Ovviamente certi risultati non possono prescindere da un uso appropriato, sotto controllo medico e secondo un dosaggio corretto.
In tal proposito il consiglio è quello di utilizzare sempre estratti titolati per un dosaggio compreso tra i 200-400mg due tre volte al giorno secondo esigenze.
Dott.ssa Festa Antonietta