Brand online e offline, ecco come si sono evoluti per incrementare le vendite
Ogni azienda, a prescindere dal settore produttivo in cui opera, deve perseguire specifici obiettivi di profitto per andare avanti e garantire all’intera macchina organizzativa la sopravvivenza e il successo. Questa opportunità deve quindi passare necessariamente attraverso la vendita di tutti i prodotti che un’impresa realizza e un turnover di magazzino piuttosto sostenuto.
Questo concetto è ancora più vero soprattutto per le aziende di moda, quelle che si occupano di abbigliamento e accessori, che tante volte, corrono il rischio di vedere i loro magazzini pieni di merce invenduta, magari semplicemente perché una loro collezione non ha suscitato il successo sperato.
Produrre abiti di qualità e di tendenza, di fatto, è solo il primo passaggio per riuscire a venderli. Ogni impresa, anche un semplice negozio, deve poi ingegnarsi per rendere appetibile la vendita, trasformandola in una vera e propria esperienza. Dalle strategie di marketing fino alle campagne di comunicazione, dalle politiche di prezzo, fino alla scelta dei canali di vendita, le imprese di abbigliamento hanno seguito una vera e propria evoluzione nell’ultimo secolo, come mai accaduto prima.
Scopriamo insieme dunque, cosa è accaduto e in che modo un’attività del settore moda può agire per riuscire a tenere alto il tasso delle vendite.
Offerte e promozioni
Abbiamo già accennato a uno dei nodi principali che ogni brand di moda deve sciogliere, la vendita dei prodotti e l’alta rotazione del magazzino.
Per ogni collezione e in ogni stagione, ogni azienda che si rispetti, produce decine e decine di capi di abbigliamento destinati ai punti vendita più disparati.
Se tutta questa merce non viene venduta, il rischio che interi capitali possano restare fermi nel magazzino, con importanti perdite in termini economici, è davvero elevato.
Ecco dunque che, sin dagli albori del marketing, una delle strategie seguite dalle aziende interessa le promozioni. Non è un caso che a fine stagione vengano sempre applicati sconti importanti ai capi della relativa collezione, durante il periodo dei saldi.
Tante volte, però, questo non basta a smaltire i capi delle collezioni precedenti che comunque avanzano nei negozi e nelle aziende. Ecco allora sorgere gli outlet, veri e propri templi sacri dedicati proprio a sconti e offerte sui più disparati capi di abbigliamento, purché afferenti a collezioni precedenti. In giro se ne possono trovare davvero tanti, monomarca o multibrand, come l’outlet di Pinko, per citare una marca, o anche i Factory, veri e propri villaggi appositamente costruiti dove sono collocati punti vendita delle più disparate firme, dedicati alla vendita di abbigliamento a prezzi altamente scontati. La maggior parte delle aziende, poi, al suo interno ha quasi sempre un punto vendita, più noto come spaccio aziendale, dove i prodotti vengono venduti a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato, sia perché afferenti a stagioni precedenti, sia perché viene abbattuto il costo aggiuntivo legato alla rete di vendita extra-aziendale.
L’avvento dei canali online
Nessuna azienda, oggi, può pensare di esistere se non ha un canale online. Che sia per semplice promozione o anche vendita, la presenza e la reputazione online dei brand è fondamentale.
Anche se agli albori di questo nuovo mezzo di comunicazione le aziende si limitavano solo a condividere informazioni e poche immagini, oggi si possono persino seguire sfilate, lanci di collezioni, beneficiare di offerte personalizzate; tutto ciò che offline sarebbe difficile da rendere accessibile a un così vasto numero di persone.
Gli algoritmi dei più diffusi social network o anche i software di analytics rendono di fatto possibile passare al setaccio l’utenza, conoscendo gusti, propensioni, interessi e scelte di ogni utente finale. Una potenzialità molto elevata che viene quindi sfruttata dai brand proprio per riuscire a impacchettare promozioni e offerte speciali per specifiche fasce di target o, come già accetto, persino personalizzate.
Basti solo pensare alla possibilità di acquistare ad un prezzo scontato un capo di abbigliamento fermo nel carrello online, dopo qualche giorno.
Anche gli outlet e gli shop si sono trasferiti online, in modo da abbracciare un’utenza più vasta andando oltre i confini spaziali e temporali di un punto vendita tradizionale.