Giornata Mondiale della consapevolezza dell’Autismo #traguardi
Storie di speranza che riempiono il cuore soprattutto quando i rpotagonisti sono i bambini.
Nel 2009 è nata la Fondazione Oltre il Labirinto Onlus che, formata da genitori con figli autistici, ha come obiettivo quello di aiutare i bambini di oggi a diventare, un domani, adulti con autismo sempre più indipendenti e autonomi.
Proprio per far fronte a questa sfida da tre anni la Fondazione si è impegnata nella realizzazione del Villaggio “Godega 4Autism”, primo esempio europeo di cohousing per autismo. Un impegno importante che ha bisogno del sostegno di molti. Per questo dal 22 marzo al 12 aprile è attiva una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con SMS solidale al 45505.
Il ricavato consentirà la prosecuzione dei lavori di costruzione e l’ampliamento dei servizi e delle attività formative e ludico-motorie attualmente in corso. In particolare permetterà di creare una piccola area di outdoor fitness, dove i ragazzi potranno svolgere attività fisica con alcuni esercizi semplici, ripetitivi e adatti al loro sviluppo, e di acquistare attrezzature per arricchire il laboratorio artigianale, dove i soggetti con autismo vengono aiutati a esprimere le loro abilità funzionali e comunicative.
Il Villaggio – che prende il nome dal Comune di Godega di Sant’Urbano (Treviso) dove si sta sviluppando – è pensato come una struttura lavorativa, terapeutica e, in futuro, anche residenziale dove le persone autistiche non saranno isolate ma potranno restare vicino alle loro famiglie. Inoltre, grazie al supporto di operatori, psicologi e volontari, i soggetti autistici saranno aiutati a inserirsi nella comunità per diventare soggetti attivi che vivono, collaborano e si integrano nella società sulla base delle proprie capacità.
Attualmente sono in corso attività pratiche di cura e allevamento degli animali e di coltivazione, raccolta e pulitura dei prodotti ortofrutticoli; un laboratorio di cucina e uno di musicoterapia; uno di raccolta, cernita, pulitura e confezionamento dei tappi di sughero da inviare ai punti di riciclo e uno di falegnameria e meccanica per la riparazione di biciclette e l’assemblaggio di selle e pedaliere.
Oggi vi voglio riportare la storia di Alberto e del suo straordinario #traguardo
Imparare ad andare in bici è una delle tappe fondamentali nella crescita di ogni bambino. Pedalare per la prima volta da soli, senza l’aiuto di un paio di rotelle è sicuramente uno di quegli avvenimenti che rimangono scritti nella memoria di tutti noi; ma quando a compiere cose simili è un bambino autistico, non si può parlare soltanto di processo di crescita. Quando ad andare in bici per la prima volta è una persona affetta da autismo, bisogna parlare di impresa o di traguardo raggiunto.
Questo è il caso di Alberto; un bambino di dieci anni che il mese scorso grazie all’ausilio di una bicicletta speciale è riuscito per la prima volta a pedalare insieme a suo padre. Un’impresa quotidiana e straordinaria allo stesso tempo, che rimarrà per sempre nella memoria sua ed in quella dei suoi genitori.
Alberto oggi, quando di fuori la giornata è buona, corre da suo papà per chiedergli di andare in giro, uniti da una bicicletta. Richieste simili, per un bambino con autismo, sono segnali di speranza, di realizzazione sociale e comunicativa, e valgono più di ogni altra cosa. Sono imprese semplici come questa a riscrivere i canoni dei nostri traguardi; traguardi quotidiani che vanno oltre l’ordinario.
Per conoscere meglio l’associazione ecco qualche link utile: