Viaggi

L’Overbooking: cosa è e come evitarlo?

La parola overbooking vuol dire, letteralmente “eccesso di prenotazioni” o, in linguaggio tecnico aeroportuale, sovraprenotazione.

Si tratta di una pratica molto comune fra tutte le compagnie aeree, dalle low cost ai voli di linea alle compagnie di bandiera che serve per minimizzare le perdite e aumentare il più possibile i guadagni.

Questa strategia, definita di revenue marketing si è diffusa soprattutto a seguito dell’avvento dei voli a basso costo, quando si è dovuto aumentare il più possibile le fonti di guadagno per mantenere in piedi le attività delle compagnie.

L’overbooking prevede nel concreto che la compagnia possa, legalmente, vendere più biglietti di quanti sono i posti disponibili, sicuri del fatto che un certo numero di passeggeri non si presenterà al gate.

Ma in sostanza, che cosa accade ai viaggiatori?

Nella stragrande maggioranza dei casi non accade nulla perché è verissimo che molti viaggiatori all’ultimo, per un motivo o per un altro, rinunciano al volo e nessuno si accorge se e quanti biglietti in più rispetto ai posti disponibili sono stati venduti.

Tuttavia, in una ridotta percentuale di casi, tutti i passeggeri si presentano al gate, pronti a partire.

E che cosa si fa in questi casi?

Qualcuno rimane a terra e non parte?

Ebbene sì. E questa è la cattiva notizia. La cattivissima notizia è che questo qualcuno potresti essere tu. Invece la buona notizia è che esistono dei modi per evitare di essere gli sfortunati prescelti per il negato imbarco e adesso li vedremo insieme.
L’ottima notizia è che in questi casi siamo anche titolari di diritti che possiamo far valere nei confronti della compagnia e avere anche dei risarcimenti economici fino a 600 euro, e ti dirò come averlo.

Come evitare il negato imbarco in caso di overbooking

Devi sapere che, se nessuno rinuncia volontariamente all’imbarco al momento dell’annuncio dell’overbooking, in cambio di alcuni benefit offerti dalla compagnia, sarà proprio il personale di terra a decidere chi non supererà il varco del gate.

Esistono delle strategie per far sì che la compagnia non “scelga noi” come sfortunati che restano a terra e questi sono:

Essere clienti abituali con carte fedeltà

Tutte le compagnie hanno delle carte fedeltà che possono essere sottoscritte in cambio di alcuni sconti, accumulo punti e miglia, regali periodici e piccoli benefit a bordo. Le frequent flyer card sono quasi sempre gratuite e se voliamo spesso con la stessa compagnia conviene sottoscriverle.
Tra i vantaggi delle carte fedeltà c’è anche l’avere un trattamento di riguardo anche in casi come l’overbooking, dal momento che le compagnie cercano di non penalizzare i clienti abituali e più fedeli.

Sottoscrivere l’imbarco prioritario

Non tutti comprendono la vera utilità del priority board, imbarco prioritario, dal momento che, poco importa che ci si imbarchi prima o dopo degli altri, l’aereo non partirà di certo mentre ci sono dei passeggeri ancora in fila al gate.
Tuttavia, i passeggeri che acquistano a pochi euro l’opzione dell’imbarco prioritario, non saranno soggetti alla scelta della compagnia in caso di overbooking.

Imbarcare i bagagli

Le compagnie, se negoziano i negati imbarchi in coda al gate, per ovvi motivi pratici e logistici tendono ad escludere chi ha già spedito i bagagli in stiva.

“Strategie” in aeroporto

Se non vogliamo sottoscrivere né carte fedeltà né fare l’imbarco prioritario, ci sono alcuni metodi da attuare direttamente in aeroporto per evitare di essere vittime di un negato imbarco.

Prima di tutto, arrivare con il check-in già fatto, cioè fare il check-in on line.
Sembra banale, ormai ovvio, ma non tutti lo fanno o non sempre e, per questioni meramente burocratiche, se un volo ha overbooking i primi a non essere imbarcati sono proprio coloro che non hanno ancora fatto il check-in. In tal caso è proprio al desk che viene comunicato sia il negato imbarco sia i diritti dei quali il viaggiatore non imbarcato è titolare.

Un altro modo per evitare di essere “scelto” per il negato imbarco è non essere ultimo in coda al gate perché in assenza di carte fedeltà, problemi particolari o se non fai parte di un viaggio di gruppo, il personale della compagnia negherà l’accesso al volo proprio agli ultimi della fila.

Per capire se hai il profilo del potenziale passeggero cui viene negato l’imbarco, sappi che le compagnie tendono a non dividere le famiglie o i gruppi e tengono anche in considerazione chi ha speso di più per l’acquisto di un volo, avvantaggiandolo rispetto a chi ha preso un’offerta last minute.

Quali sono i tuoi diritti in caso di negato imbarco e come rivendicarli velocemente

Mi rendo conto che, anche alla luce di quanto sopra, il negato imbarco appare come un abominio, un modo arbitrario con cui le compagnie decidono del viaggio dei passeggeri che hanno regolarmente pagato un volo.

In realtà la compagnia aerea che attua l’overbooking e deve in alcuni casi annunciare un negato imbarco sa di dare dei disagi al passeggero cui bisogna rimediare e propone dei benefit alternativi.

Ma ben prima delle compagnie aeree, sono le istituzioni come l’UE che regolano i diritti dei passeggeri anche in caso di overbooking (nello specifico, il  Regolamento Europeo (CE 261/2004) .

Prima di tutto, hai diritto ad un rimborso che, proporzionalmente alla tratta che avresti dovuto percorrere, va dalle 250 alle 600 euro.

Come si legge anche sulla pagina di AirHelp sui diritti in caso di overbooking, azienda leader nell’assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, questi risarcimenti sono standard e non dipendono dalla tariffa applicata quando hai acquistato il volo negato.
Detto più chiaramente, anche se hai acquistato un super last minute di 100 euro ma ti è stato negato un volo di distanza superiore a 1500 km, hai comunque diritto al risarcimento di 400 euro.

Come richiedere il proprio risarcimento in pochi step 

  • Se vuoi un risarcimento, non accettare le proposte di volo alternativo o altri benefit che ti vengono proposti dal personale di terra in aeroporto o, più nello specifico, non firmare nulla che possa annullare i tuoi diritti secondo il regolamento comunitario.
  • La compagnia ha l’obbligo di informarti delle procedure da seguire per il rimborso, quindi chiedi pure alla compagnia di darti il modulo da riempire per avviare la procedura.
  • Conserva tutti i documenti e le carte di imbarco e con queste compila il modulo allegando la documentazione richiesta e inviale con raccomandata AR alla compagnia, seguendo le modalità richieste.
  • Ovviamente, di qualunque documento alleghi in originale, conserva fotografie che possano confermarne la data e l’originalità (ad esempio una foto al biglietto con un giornale del giorno e mandatela via mail) e/o fai delle fotocopie chiare dei documenti.
  • Se non hai alcuna risposta per le per 5 settimane puoi inoltrare un secondo reclamo all’ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile.

Per avere meno stress possibile, puoi anche affidare la tua richiesta di rimborso ai AirHelp.
Dal sito di questa azienda esperta in azioni legali e richieste di rimborso dalle compagnie aeree, puoi anzitutto sapere nel dettaglio a che tipo di rimborso hai diritto, semplicemente inserendo i dati del tuo volo e pochi altri dettagli.
Poi in seguito puoi decidere se affidare ad AirHelp la procedura di richiesta di rimborso.

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